MovimentoInStatale

Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.
MovimentoInStatale

Tra poco sarà votato il Disegno di Legge Quadro sull'Università. Sono previsti rettori manager, tagli e fondazioni private!


    CNVSU - Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario

    avatar
    Admin
    Admin


    Numero di messaggi : 158
    Età : 36
    Data d'iscrizione : 26.10.08

    CNVSU - Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario Empty CNVSU - Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario

    Messaggio  Admin Ven Dic 12, 2008 2:06 am

    Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è previsto dall'articolo 2 della legge 19 ottobre 1999, n. 370.
    Il funzionamento del Comitato, è stato disciplinato con D.M. 4 aprile 2000, n. 178, e la sua attuale costituzione è stata disposta con [url=D.M. n. 101 del 14 maggio 2004]http://www.vsu.it/ilcomitato/normativa/dm_comit.asp[/url].


    Compiti del Comitato

    Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è un organo istituzionale del Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Il Comitato è un organo indipendente che interagisce autonomamente con le università e il Ministero, dispone di una segreteria tecnico - amministrativa, di un apposito capitolo di spesa nel bilancio del Ministero e può affidare a gruppi di esperti, enti o società specializzate lo svolgimento di ricerche e studi.

    Per la nostra Università Statale di Milano - Scienze Politiche potrete trovare tutto il necessario [url=qui]http://www.unimi.it/ateneo/normativa/3056.htm#c3119[/url] cercando alla voce Nucleo di Valutazione; questo organo ricerca per il CNVSU al fine di mettere il Ministero a conoscienza dello stato "di salute" di ogni Facoltà Universitaria Italiana

    E cliccando QUI troverete l' Ottavo Rapporto sullo Stato del Sistema Universitario Italiano 2008!
    Ovviamente se disponete di una versione aggiornata di Adobe Acrobat!

    ... Va come ci fregano!




    Cmq.. perchè ve lo propongo.. ma per questo (da IlSole24Ore):

    Università, Gelmini: «Bisogna cambiare, senza tentennamenti»

    Fuori corso oltre il 40%, corsi di laurea che hanno superato quota 5.700 e sedi universitarie distaccate sempre più numerose. È critico il quadro dell'università italiana descritto dal IX rapporto del Cnsvu. I dati sottolineano un esaurimento degli effetti positivi della riforma, soprattutto per quel che riguarda i numeri degli abbandoni e dei fuori corso, tornati ai livelli del 2001.
    Ma registra anche qualche segnale positivo, come l'aumento dei dottori di ricerca (a quota 10.188 nel 2006) e della mobilità internazionale degli studenti, cresciuta del 10,2%, senza, però, un corrispondente incremento della presenza di studiosi stranieri nelle nostre università.

    Diminuisce, il numero delle matricole, fermo nel 2007 a 308mila unità, a fronte di un totale di iscritti che, da quattro anni, non supera il milione e 800mila studenti.

    Secondo il Cnvsu, poi, negli ultimi anni è cresciuto a dismisura il numero delle sedi distaccate, generando un fenomeno di "polverizzazione". Un fenomeno che è andato di pari passo con l'esplosione del numero totale dei percorsi universitari, aumentati del 77,3% dal 2001 a oggi, raggiungendo quota 5.734.

    Ma anche le performance della popolazione studentesca non mostrano segnali confortanti, visto che la percentuale degli abbandoni non scende al di sotto del 20% e più del 22% degli iscritti rientra nella categoria degli "inattivi" (di quelli, cioè, che non hanno sostenuto neanche un esame nell'ultimo anno).

    Su un totale di 300mila laureati registrati negli ultimi tre anni, inoltre, meno di uno su tre giunge alla tesi nei tempi previsti, mentre il 30% lo fa con un anno di ritardo e addirittura l'11% con tre anni di ritardo. Sul fronte docenti, aumenta l'età media - con un incremento dei prof over 65 – e il costo dei professori ordinari, con un innalzamento della spesa sostenuta dagli atenei pari all'80 per cento. A completare il quadro, le scarse quotazioni delle nostre università: secondo le classifiche del Thes (Times higher education supplement), tra i primi 600 atenei al mondo solamente 22 sono italiani.

    «Serve un cambiamento forte, senza tentennamento» ha detto il ministro Gelmini, assicurando che «il rapporto del Cnvsu diventerà il documento orientativo delle scelte del Governo». Per Gelmini è necessario «smettere di discutere sulla valutazione e cominciare a sperimentarla, per avere una cognizione precisa di come vengono spese le risorse». Il ministro ha infine ricordato che già nel decreto 180 sull'università è prevista la ripartizione del 7% del Fondo di finanziamento ordinario (FFo) sulla base della «qualità di ricerca e didattica» e ha precisato che «nell'arco di 5 anni questa percentuale deve salire al 30 per cento».
    Laughing

      La data/ora di oggi è Ven Mar 29, 2024 2:25 am