Traffico bloccato in viale Tibaldi, scontri con gli agenti, ferito un vicequestore
Il Pd: sgombero senza motivi
De Corato: avanti, ci sono altre situazioni da risanare
Un corteo intorno al Conchetta, poi un altro fino a Palazzo Marino, e di nuovo fino al centro sociale sgomberato ieri mattina all´alba. Una giornata di tensione tra forze dell´ordine e manifestanti che si opponevano allo sgombero di uno dei luoghi storici di aggregazione della galassia antagonista in città, con petardi e cassonetti rivoltati in strada, il traffico paralizzato lungo viale Tibaldi e piazza XXIV Maggio, un duro scontro con gli agenti in assetto antisommossa e il vicequestore Andrea Valentino ferito con due costole incrinate.
Un intervento chiesto dal Comune, proprietario dei locali, che annuncia altri sgomberi. «Si preparino», dice il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, che il giorno prima aveva chiesto durante il question time alla Camera al ministro Maroni di accelerare «nel 2009 gli sgomberi delle decine di centri sociali della città, dove non solo si ricercano occasioni per sobillare le piazze, alimentare le violenze e provocare disordini, ma si svolgono anche attività paraterroristiche».
Ma sul Cox18, a Palazzo Marino è scontro tra la maggioranza e il centrosinistra. «È incomprensibile - attacca il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino - . Il centro sociale è una ricchezza della città e mi auguro che ci sia una mediazione per farlo rinascere nella legalità». «Illegale» definisce lo sgombero Luciano Muhlbauer, consigliere regionale del Prc. «L´atteggiamento della sinistra è vergognoso - ribatte il capogruppo di An Carlo Fidanza - . Tutti si stracciano le vesti chiedendo il perché: il ripristino della legalità non è considerato argomento sufficiente». Il Comune più di una volta ha chiesto alla questura di ritornare in possesso degli spazi occupati, anche se De Corato dice: «La responsabilità non è nostra ma del prefetto e del questore. Quello stabile poteva divenire di proprietà di occupanti abusivi che per un ventennio non hanno mai versato un euro di affitto. L´intervento ha tutelato un bene pubblico. Non possiamo cedere a una minoranza di teppisti e violenti».
Per questo chiede altri sgomberi.
Il riferimento è ai centri sociali Pergola e Transiti.
Il primo sarà liberato dai militanti che in cambio hanno ottenuto l´azzeramento dei debiti.
Il secondo sarà sgomberato nei prossimi giorni. «Le situazioni simili da risanare sono diverse.
Almeno tre centri sono più pericolosi del Conchetta», avvisa De Corato.
Il processo civile in corso tra proprietà e occupanti del Cox18, che intendono far valere l´occupazione per oltre vent´anni e chiedere così l´usucapione, non ha impedito lo sgombero. La protesta, ieri, è andata avanti fino a tarda notte, quando il corteo di manifestanti è tornato in via Conchetta, prima di ritrovarsi per un´assemblea in viale Bligny 22, sede dell´Unione sindacale italiana. Tra gli argomenti anche la possibilità di occupare nuovamente il Conchetta nella notte. Ma il caso è arrivato anche in consiglio comunale, con l´aula impegnata a discutere mentre fuori si svolgeva il presidio. Da Majorino, che ha ribadito: «Gli sgomberi non servono a niente». A Basilio Rizzo della Lista Fo: «Questo sgombero è un errore politico, ma non aspettiamo che la situazione sfoci in violenza per poi dare la colpa ai ragazzi. Dobbiamo evitare di far precipitare una situazione che finora non ha creato problemi». E Francesco Rizzati del Pdci: «De Corato si prenda le sue responsabilità». Duro il leghista Matteo Salvini: «Milano recupera la normalità: un messaggio chiaro anche a chi occupa abusivamente altri palazzi e case popolari». La protesta ha invaso Internet con il gruppo "Io sono contro lo sgombero del Cox18" su Facebook che ha raggiunto in poche ore circa 600 iscritti, e messaggi di solidarietà da tutta Italia sui siti di riferimento della galassia antagonista.
(23 gennaio 2009)
Il Pd: sgombero senza motivi
De Corato: avanti, ci sono altre situazioni da risanare
Un corteo intorno al Conchetta, poi un altro fino a Palazzo Marino, e di nuovo fino al centro sociale sgomberato ieri mattina all´alba. Una giornata di tensione tra forze dell´ordine e manifestanti che si opponevano allo sgombero di uno dei luoghi storici di aggregazione della galassia antagonista in città, con petardi e cassonetti rivoltati in strada, il traffico paralizzato lungo viale Tibaldi e piazza XXIV Maggio, un duro scontro con gli agenti in assetto antisommossa e il vicequestore Andrea Valentino ferito con due costole incrinate.
Un intervento chiesto dal Comune, proprietario dei locali, che annuncia altri sgomberi. «Si preparino», dice il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, che il giorno prima aveva chiesto durante il question time alla Camera al ministro Maroni di accelerare «nel 2009 gli sgomberi delle decine di centri sociali della città, dove non solo si ricercano occasioni per sobillare le piazze, alimentare le violenze e provocare disordini, ma si svolgono anche attività paraterroristiche».
Ma sul Cox18, a Palazzo Marino è scontro tra la maggioranza e il centrosinistra. «È incomprensibile - attacca il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino - . Il centro sociale è una ricchezza della città e mi auguro che ci sia una mediazione per farlo rinascere nella legalità». «Illegale» definisce lo sgombero Luciano Muhlbauer, consigliere regionale del Prc. «L´atteggiamento della sinistra è vergognoso - ribatte il capogruppo di An Carlo Fidanza - . Tutti si stracciano le vesti chiedendo il perché: il ripristino della legalità non è considerato argomento sufficiente». Il Comune più di una volta ha chiesto alla questura di ritornare in possesso degli spazi occupati, anche se De Corato dice: «La responsabilità non è nostra ma del prefetto e del questore. Quello stabile poteva divenire di proprietà di occupanti abusivi che per un ventennio non hanno mai versato un euro di affitto. L´intervento ha tutelato un bene pubblico. Non possiamo cedere a una minoranza di teppisti e violenti».
Per questo chiede altri sgomberi.
Il riferimento è ai centri sociali Pergola e Transiti.
Il primo sarà liberato dai militanti che in cambio hanno ottenuto l´azzeramento dei debiti.
Il secondo sarà sgomberato nei prossimi giorni. «Le situazioni simili da risanare sono diverse.
Almeno tre centri sono più pericolosi del Conchetta», avvisa De Corato.
Il processo civile in corso tra proprietà e occupanti del Cox18, che intendono far valere l´occupazione per oltre vent´anni e chiedere così l´usucapione, non ha impedito lo sgombero. La protesta, ieri, è andata avanti fino a tarda notte, quando il corteo di manifestanti è tornato in via Conchetta, prima di ritrovarsi per un´assemblea in viale Bligny 22, sede dell´Unione sindacale italiana. Tra gli argomenti anche la possibilità di occupare nuovamente il Conchetta nella notte. Ma il caso è arrivato anche in consiglio comunale, con l´aula impegnata a discutere mentre fuori si svolgeva il presidio. Da Majorino, che ha ribadito: «Gli sgomberi non servono a niente». A Basilio Rizzo della Lista Fo: «Questo sgombero è un errore politico, ma non aspettiamo che la situazione sfoci in violenza per poi dare la colpa ai ragazzi. Dobbiamo evitare di far precipitare una situazione che finora non ha creato problemi». E Francesco Rizzati del Pdci: «De Corato si prenda le sue responsabilità». Duro il leghista Matteo Salvini: «Milano recupera la normalità: un messaggio chiaro anche a chi occupa abusivamente altri palazzi e case popolari». La protesta ha invaso Internet con il gruppo "Io sono contro lo sgombero del Cox18" su Facebook che ha raggiunto in poche ore circa 600 iscritti, e messaggi di solidarietà da tutta Italia sui siti di riferimento della galassia antagonista.
(23 gennaio 2009)