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Tra poco sarà votato il Disegno di Legge Quadro sull'Università. Sono previsti rettori manager, tagli e fondazioni private!


    Pisa, Approvazione del bilancio

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    Messaggio  Admin Mer Nov 26, 2008 11:42 am

    Bilancio blindato, studenti tentano di assaltare il Cda. 6 i refertati in ospedale.
    25 Novembre, 2008 17:58

    Stamani a Pisa è successo quello che mai si era visto in tanti anni di normale vita universitaria. Verso le 9.00 un presido si forma di fronte al rettorato, l'appuntamento dato dagli studenti di Università 2.0. vede la partecipazione anche di alcuni precari tecnici amministrativi oltre ai precari della ricerca e della didattica.

    L'obbiettivo degli studenti era chiaro fin dal principio, detto più volte anche nell' assemblea pubblica della mattina prima, "l'approvazione del bilancio non deve passare", "non c'è stata la tanto attesa discussione pubblica che il rettore aveva promesso nell'ultimo senato e non c'è stato modo di avere chiaramenti in merito ai tanti nodi che lasciano perplessi ampi settori dell'università su questo bilancio, che arriva in una situazione di profonda crisi, che non vogliamo ricada sulle solite categorie, cioè gli ultimi gradini della scala gerarchica nell'ateneo".
    Gli studenti rivendicano il diritto ad avere risposte chiare, vogliono poter discutere sul futuro della propria università e quindi del proprio bilancio.
    La chiusura da parte delle autorità accademiche, in primis del rettore Pasquali, è stata totale e spropositata.

    cronaca:

    Già di prima mattina il rettorato così come gli uffici amministrativi sono chiusi e presidiati da un buon numero di digossini e agenti in borghese, poco avanti in piazza Carrara è pronta la celere, tre le camionette piene, pronte ad intervenire e arrivate appositamente da Firenze.
    L'obbiettivo degli studenti di bloccare i lavori diventa sempre più lontano, ma nessuno si da per vinto, dopo vari tentativi di fronte a palazzo Vitelli (uffici amminisrativi) si schiera la celere e per gli studenti è chiaro che bisogna cambiare strategia e punto d'entrata.
    Prima uno dei rappresentanti degli studenti si alza da dentro e si avvia verso una stanza dove una porta poteva far entrare tutti. La porta è incatenata, la polizia lo blocca, lo getta a terra e viene cacciato dal cda.
    Ai manifestanti, circa un centinaio, non rimane che mettersi a bussare a quei vetri che separano il bilancio, da loro, cercando appunto di infastidire e far sentire la presenza di qualcuno che reclama un momento di confronto.
    Ad un certo punto di fronte agli occhi increduli perfino degli agenti della digos due delle piccole finestrelle, che componevano la vetrata, si rompono. C'è già da immaginarsi il richiamo ad atti di vandalismo a cui si attaccheranno i giornali, comunque per dirne una, basti pensare che tali "finestrelle" erano talmente fragili e precarie da essere chiuse con dello scotch da pacchi, nella sala del cherubino, si intende.
    A quel punto i consiglieri si alzano e senza troppa confusione si avviano a barricarsi di nuovo in una stanza al terzo piano.
    Il gruppo che riesce ad entrare corre dunque passando per gli uffici arrivando fino al rettorato, lì la situazione si complica, vista la presenza massiccia anche all'interno di digos e polizia in borghese.
    La prima scena terribile si vede nel corridoio che va da palazzo Vitelli al palazzo "Alla Giornata", lì uno degli agenti in borghese si getta addosso ad uno di questi lanciando pugni e spinte coadiuvato da una signorina, sempre della polizia, di bell'aspetto, ma non di buone maniere.
    Passati dunque all'identificazione 5 ragazzi, continue e ripetute le minacce.
    Alla fine grazie anche alla pressione dall'esterno (dal presidio) i 5 sono stati rilasciati.
    Il cda ha continuato ad andare avanti, almeno fino a quando non è stato approvato il bilancio, dopo il presidente non è nemmeno passato agli altri punti all'ordine del giorno, l'importante era fatto, basta chiacchiere.
    17:30 Gli studenti se ne vanno dopo il ripiegamento delle forze di polizia, si è sciolta pure la seconda conferenza stamapa della giornata e intanto arrivano i primi comunicati sui fatti della giornata.

    Stasera assemblea straordinaria a palazzo Matteucci.

    COMUNICATO STAMPA degli studenti


    Riportiamo di seguito il COMUNICATO dei precari della ricerca e della didattica:

    Comunicato Stampa

    Il nodo di Pisa della Rete Nazionale dei Ricercatori Precari esprime la propria condanna per i vergognosi fatti verificatisi oggi in Rettorato, durante lo svolgimento del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa riunitosi per approvare la previsione di bilancio per il 2009. L’estrema difficoltà economica in cui versa il nostro Ateneo rende di assoluta importanza le decisioni assunte, decisioni – è bene ricordarlo – che riguardano la gestione di denaro pubblico e il futuro di tutte le persone a vario titolo legate all’Università di Pisa. In una simile situazione sarebbe opportuna e dovuta la massima trasparenza dei processi decisionali e una seria e coerente apertura al dialogo.
    Le autorità accademiche hanno invece optato per un Consiglio blindato, e per un bilancio altrettanto blindato. In risposta al sit-in organizzato da studenti e precari, infatti, fin dal primo mattino i lungarni e i palazzi sono stati presidiati da camionette delle forze dell’ordine. Una reazione spropositata e inaccettabile, considerato soprattutto il carattere assolutamente non violento che hanno avuto sinora le manifestazione di protesta nel mondo universitario.
    Pisa è diventata così la prima università italiana dall’inizio della mobilitazione dell’Onda a consentire l’intervento della polizia all’interno dell’Ateneo. Ciò ha implicato anche una reazione violenta a danno di studenti che stavano protestando in modo pacifico e legittimo. Un atteggiamento davvero stupefacente per le autorità accademiche che, Rettore in testa, fino a poco fa amavano rappresentarsi come i protagonisti della protesta.
    Studenti e precari hanno chiesto sempre al rettore e alle autorità accademiche trasparenza nella gestione dell’Ateneo, dialogo per individuare possibili soluzioni alla crisi dell’Università, momenti di confronto pubblico. Il governo dell’Università di Pisa risponde con una chiusura totale e con il rifiuto di qualunque mediazione, fino al fatto inaudito di richiedere l’intervento repressivo di polizia e carabinieri.

    Rete Nazionale dei Ricercatori Precari, nodo di Pisa

    Cronaca - Universita Scontri a Pisa contusi due agenti e uno studente
    Da http://www.cronaca24.org/
    Cinque contusi, due agenti di polizia, due custodi, uno studente, tutti con prognosi che vanno dai cinque agli otto giorni: questo il bilancio della giornata di scontri all'Università di Pisa, dove la seduta del Cda per l'approvazione del bilancio ha scatenato la protesta degli studenti. Alcuni di loro, dopo che la manifestazione si era aperta in modo pacifico, hanno tentato di penetrare nella sede del rettorato attraverso un varco laterale, presidiato da agenti e personale dell'ateneo: da lì sono nati i tafferugli. Dopo la conclusione della seduta del Cda segnata dalle proteste del rappresentante dei Collettivi in seno al consiglio, che ha cercato di interrompere i lavori, la protesta si è spostata in strada, con gli studenti che hanno posizionato banchi e tavoli su Lungarno Pacinotti, importante arteria di comunicazione cittadina, bloccando la circolazione di automobili e bus di linea.
    I fatti di Pisa sono stati condannati da esponenti del Pdl: "L'episodio di squadrismo politico avvenuto oggi all'Università di Pisa - ha affermato il deputato Riccardo Mazzoni - è un atto vergognoso e inqualificabile. L'escalation di violenza che sta caratterizzando la protesta contro i tagli agli sprechi decisi dal governo, e che ha portato al ferimento di una poliziotta da parte di un manifestante, va subito fermata. Il diritto al dissenso è fuori discussione, ma contro i prevaricatori è necessaria la tolleranza zero, perché la violenza chiama violenza, con il rischio di innescare spirali pericolose come la storia recente drammaticamente insegna". Per l'altro deputato forzista, Gabriele Toccafondi, è necessario che "i gravi episodi di violenza verbale e materiale accaduti oggi a Pisa, siano condannati anche da chi sta manifestando", e che gli studenti stessi che manifestano democraticamente il loro dissenso isolino e denuncino tali episodi".

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